Ven. 06
20.00 Courmayeur

Sab. 07
01.00 ⛰️ Col Chavanne 2598m –  km 19,30

05.19 🏠 rifugio Deffeyes – km 42,3

06.35 ❄️ Ghiacciaio Rutor

07.45 ⛰️Col Planaval 3016m – km 46,8

13.25 🏠 rifugio degli Angeli – km 67

La prima notte tra venerdì e sabato abbiamo fatto il rifugio Elisabetta (arrivo h. 23.13) dove ci hanno dato solo un brodino, poi 6 ore di marcia per arrivare al rifugio Deffeyes (h. 05.11) dove ci hanno dato solo un piatto di pasta, non c’era altro da poter portare via per la prosecuzione, che sarebbe stata fino al rifugio degli Angeli dovo sono arrivato dopo quasi 8 ore di marcia (h. 13.27). Al rifugio degli Angeli finalmente il cibo ha abbondato e c’erano anche cose da portare via per nutrirsi durante la tappa successiva. In mezzo, a Planaval c’era un bar dove alcuni concorrenti si sono fatti fare un paio di panini con il prosciutto.

Seb Raichon verso il Bezzi Tor450 2023 FB

breve sosta al Rifugio Savoia  in cui ho bevuto un abbondante caffelatte con pasticcini e ho ritrovato Filippo. Insieme siamo scesi fino a valle per risalire al rifugio Vittorio Emanuele dove ci siamo un po rifocillati, per poi proseguire verso il successivo rifugio Chabod, con un’altra pausa. Di lì avremmo affrontato le due parti forse più difficili del viaggio: il Neiron e il Loson

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Rifugio Prarayer merenda e dormito un’oretta.
Al Prarayer un po’ di confusione perchè stavano annunciando che il percorso a seguire era variato, ma lo spiegavano a voce e io non capivo, non era semplice seguire delle indicazioni su sentieri che non conoscevo. Deciso di riposare un po’, subito mi mettono in una stanza dove c’era uno che russava con una intensità che, nonostante la stanchezza estrema, non riuscivo comunque a dormire. Sono riuscito a farmi mettere in un’altra stanza che hanno “inaugurato” con me. Mi sono curato i piedi e dopo un po’ è arrivato Filippo che si è messo subito a dormire, quindi mi sono messo a dormire anche io. Casualmente dopo aver riposato, sono ripartito contemporaneamente a Filippo, che era insieme ai “cognati volanti”. Con loro ho fatto un pezzo di percorso poi hanno accelerato e io sono rimasto indietro con … . Eravamo senza la traccia alternativa (pensavamo di proseguire con Filippo e i Cognati ma ci hanno lasciato indietro). Dopo aver sbagliato per un tratto che andava verso il rifugio Crete Seche (tracciato vecchio modificato) sono tornato indietro e intanto sono riuscito a caricare la traccia nuova giusta. Nel frattempo … non fidandosi del mio orientamento è tornato indietro, mentre io ho proseguito verso Oyace, telefonando a Monica in piena notte (per la prima ed unica volta in tutta la gara), per chiacchierare e chiedere conforto che stavo andando nella direzione giusta.

Youtube Prarayer 2023 altri atleti 

Arrivato ad Oyace alle 04.30, dopo oltre 5 ore dal Prarayer, mi sono fermato poco più di mezz’ora. Ho dormito pochi minuti con la testa sul tavolo, ho un po mangiato e fatto rifornimento, ma c’era veramente poco da portare via. I tempi cominciavano ad essere stretti per rispettare il cancello orario di Champillon (ore 15.30 di ven. 13.09 – poi prorogato alle 17.30, ma non lo sapevo).
Poco dopo la partenza, lungo la salita dopo Oyace verso il Champillon ho accusato forti colpi di sonno, allora mi sono fermato a fare tre micro sonni di 2 minuti e mezzo l’uno a distanza di circa 30 min l’uno dall’altro, in questo modo mi sono ripreso e sono riuscito a proseguire. Non ricordo bene come ma ad un certo punto ho raggiunto un gruppo in cui mi pare di ricordare ci fossero anche Giorgio e Roberto, è qui che ho visto venire giù dalla cresta un concorrente (Maurizio) che ha detto che si ritirava perché gli faceva male la gamba e non se la sentiva di proseguire oltre la cresta perché c’era vento molto forte.

intervista a Luca Durante nel punto che parla del Col Cormet

In effetti arrivati in cima (in prossimità di Punta Cormet) il vento era fortissimo e si faceva fatica a stare in piedi. 
Garmin: tratto registrato con Forerunner – nel tratto da prima di Oyace fino a Punta Cormet ho usato anche Forerunner perché per primo su questo ero riuscito a caricare la variante.

Verso le 13,00 sono arrivato al Champillon, mi sono fermato poco al ristoro e sono andato subito a riposare, dopo aver curato un po’ i piedi ho dormito per oltre un’ora (forse un’ora e mezza), sono ripartito poco dopo le 16,00 quindi tre ore di sosta, evidentemente ero piuttosto provato. Sono ripartito insieme a Filippo e ai cognati volanti. Dopo un po’ i cognati volanti hanno accelerato e li abbiamo persi (poi loro arriveranno qualche ora dopo di me a Courmayeur perché si sono fermati molto all’Hotel Italia) quindi siamo rimasti io e Filippo e abbiamo proseguito fino all’Hotel Italia con sosta a Ponteille.